Quello che ti meriti

Anne Holt
Quello che ti meriti
Traduzione di Luca Lamberti
Einaudi 2008

Questo è il libro che avrei dovuto leggere prima di “Non deve accadere”, perché è qui che avviene il primo incontro tra Johanne Vik e Yngvar Stubø; ed è qui che viene raccontata la tragedia che ha segnato la famiglia di Yngvar Stubø, ora affettuosissimo nonno del piccolo nipotino, unica consolazione per la terribile perdita di figlia e moglie. Qui si disegna quella figura di commissario così preso dai lati umani dei casi che segue, così incompreso nell’ambito del suo lavoro per quest’aspetto troppo spesso considerato  non idoneo a trovare le soluzioni alle indagini; ma l’incontro con un’altra persona altrettanto coinvolta nei casi che tratta, come Johanne Vik, li porterà a capirsi ed aiutarsi.
Il fascino dei libri della Holt, secondo me, sta proprio in questo scavare dentro la psiche per capire le ragioni di tutti, anche dei più efferati assassini.
L’indagine psicologica nulla toglie, comunque, al procedere incalzante degli eventi, né al percorso rigoroso del ragionamento di Johanne, che mira diritto a trarre le deduzioni che porteranno alla soluzione. Anzi, questo lato così umano trascina dentro alla storia, soprattutto in questa storia, che parla di bambini.
Che cosa c’è di più terribile, di più angosciante dei delitti che coinvolgono i bambini?

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